I fondelli Rolex Oyster – prima parte – Blog
La Maison Rolex, come già molte volte abbiamo avuto modo di sottolineare, da sempre ha appuntato la sua massima attenzione sulle innovazioni tecniche atte a rendere l’orologio da polso fruibile in ogni condizione anche, e soprattutto, in quelle critiche di massima sollecitazione e rischio per l’orologio medesimo.
Senza ulteriori digressioni tanto sulla storia quanto sugli sviluppi che accompagnarono questa strepitosa innovazione vorremmo, questa volta, soffermarci esclusivamente su di un particolare ben preciso della cassa “Oyster” ovvero sul suo “FONDELLO”.
Questa parte dell’orologio risultava, da sempre, estremamente delicata e fallosa circa il buon funzionamento nel tempo di qualunque segnatempo in quanto, e per l’appunto, estremamente sensibile poiché permeabile ad infiltrazioni d’ogni genere e tipo.
Così la mente illuminata di Mr. Wildsorf progettò e realizzò il fondello “a vite” prendendo, sembra, spunto da un certo tipo di valvole idrauliche all’epoca in uso sui primi sottomarini.
In tal modo la macchina e, tout court, l’interno dell’orologio risultarono impermeabili a tutti gli agenti esterni.
Nel 1926 Rolex produce per la prima volta una cassa impermeabile con fondello e corona a vite, la chiamerà Rolex Oyster case.
Una idea semplice e geniale, praticamente inalterata tutt’oggi.
I fondelli rivestono un importante ruolo nella storia Rolex, spesso sono determinanti per stabilire coevità, valutazione e particolarità.
Agli albori della produzione il fondello recava i numeri di serie e di referenza punzonati all’esterno; cosa che con il tempo e l’usura poteva portare alla cancellazione.
All’interno invece veniva punzonato il logo del fabbricante e se in metallo prezioso, gli specifici punzoni.
Successivamente venne trasferito la referenza dell’orologio all’interno del fondello e la matricola in mezzo alle anse sulla cassa.
Nel corso degli anni si sono alternati diversi stili di punzonatura, con il Giglio, ad arco etc… spesso troviamo la referenza non punzonata ma incisa.
Possiamo trovare anche discordanze tra la referenza dell’orologio e quella della cassa, tutte cose che se analizzate con il metro dell’esperienza possono rivelare se pensate così da Rolex o se adattate successivamente da chicchessia.
Incisioni particolari, sia esterne che interne, distinguono, identificano ed a volte fanno anche la differenza, dal punto di vista collezionistico, molti orologi sono completati solo se il fondello ha le caratteristiche identificative del modello in esame.
Mi spiego meglio, un Sea Dweller della prima serie denominato Patent Pending proprio grazie all’incisione della suddetta frase sul fondello, un Militare 5513/17 deve avere un’assegnazione incisa, un Comex idem.
Per particolari modelli magari con un determinato seriale il numero di matricola, o parte di esso, doveva essere riportato internamente.
Dagli anni ’50 fino all’inizio degli anni ’70, in molti esemplari era punzonata la data di fabbricazione.
Tutti elementi che possano aiutarci ad identificare, capire e stabilire, criteri costruttivi e di originalità del nostro Rolex.
I fondelli che potete vedere ricoprono la storia e l’evoluzione di Rolex, fatta spesso di contraddizioni.
Porto ad esempio i fondelli destinati ai Cosmograph. Per anni i collezionisti volevano l’orologio con la stessa referenza del fondello, attribuendo alla non corrispondenza una ipotetica sostituzione.
Cosa che si è rivelata infondata. Rolex montava indistintamente sui Cosmograph tutti i fondelli, i primi 6239 avevano i fondelli 6238, successivamente li possiamo trovare con fondelli 6241, 6242 referenza tra l’altro mai prodotta, i 6263 con fondelli 6262,63,65 etc…
Questo accadeva soprattutto con gli orologi che cambiavano referenza in funzione della ghiera o del movimento, mentre su orologi con una sola variante questo generalmente non succedeva. Questo ovviamente va stabilito solo dopo averne visti centinaia di esemplari, così da stabilire una casistica e valutare anche le eccezioni. Eccezione che possiamo trovare nei primi 1680, che potevano montare il fondello 5513, lo stesso con i 5513 o 12 , fino a storia recente degli ultimi 5513 magari con numero di seriale iniziante con la lettera L che montavano un fondello con punzonatura moderna del logo Rolex e la referenza 5512 uscita di produzione più di 10 anni prima.
Questi esempi ci devono far riconsiderare la nostra passione con una ottica non mistica, religiosa, il nostro interesse è rivolto ad un marchio, ad un’azienda che ha una logica di impresa e di magazzino che spesso non corrisponde a nessun tipo di ragionamento se non quello di economia aziendale.
Questo ovviamente non avvalora tutte le casistiche che solo con la reale e non virtuale esperienza possiamo in qualche modo stabilire.
Ho raccolto senza alcun ordine molte fotografie di fondelli che per velocizzare la visualizzazione ho diviso in due parti.
Buona visione e BUONE FESTE a Tutti.
Stefano Mazzariol
mercoledì 9 dicembre 2009