Il Rolex Submariner ref. 16610, “Panama” – Blog


Il Canale di Panama è un canale artificiale che attraversa l’istmo di Panama. Il canale, lungo 81,1 km (compresi i prolungamenti in mare), unisce l’Oceano Atlantico a quello Pacifico.

Ha una profondità massima pari a 12 m, la larghezza varia tra i 240 e i 300 m nel lago Gatún, mentre è di 90-150 m nel tratto del taglio della Culebra. Esso è costituito da un sistema di chiuse, con 6 conche, che permette alle navi di superare un dislivello totale di 27 m, evitando alle navi dirette da porti del Pacifico a quelli dell’Atlantico e viceversa la circumnavigazione dell’America meridionale. Il tempo di percorrenza è di circa 8/12 ore.

L’imboccatura in corrispondenza del Mare dei Caraibi si trova adiacente al porto di Cristobàl nella baia di Limon. Le navi provenienti dall’Atlantico e dirette nel Pacifico, dopo aver percorso l’impianto di risalita, composto dalle tre Gatún Locks, attraversano il Lago Gatún, la zona di Gamboa, lo Stretto di Culebra, giungendo poi alla chiusa di Pedro Miguel, passano poi, dopo un primo salto di livello di circa 9 metri, nel Lago di Miraflores, il quale dà accesso alle due chiuse di Miraflores raggiungendo, all’uscita di queste, il livello del mare presso il porto di Balboa. Segue la navigazione passando il Ponte delle Americhe fino a giungere poi nel Golfo di Panama.

Il canale è attraversato da migliaia di navi all’anno per un tonnellaggio di decine di milioni di tonnellate in entrambi i sensi. Il pedaggio dovuto per la navigazione è la principale fonte dell’economia dello stato di Panama.

Le navi che attraversano il canale non possono superare i 292,68 m di lunghezza ed i 32,31 m di larghezza a causa delle massime dimensioni delle “conche” le quali, nel senso della lunghezza, sono limitate dalle porte di comunicazione tra le conche stesse.

Il progetto originario del canale risale al XIX secolo; nel 1879 fu caldeggiato dal Congresso Internazionale di Parigi ed ebbe tra i suoi promotori Ferdinand de Lesseps, già costruttore del Canale di Suez.

Nel 1881 Lesseps fondò una società per raccogliere fondi e iniziò i lavori secondo un progetto molto complesso che non prevedeva l’impiego di chiuse; il suo tentativo fallì per gli ostacoli di natura tecnica e finanziaria. Nel 1885 fu sostituito da Gustave Eiffel e la società fallì nel 1889.

Nel 1901 gli Stati Uniti ottennero dal governo colombiano (all’epoca Panama faceva parte della Grande Colombia) l’autorizzazione per costruire e gestire il Canale per 100 anni. Nel 1903 però il governo della Colombia, in un sussulto di orgoglio nazionale, decise di non ratificare l’accordo. Gli USA allora non esitarono ad organizzare una sommossa a Panama e a minacciare l’intervento dell’esercito se fosse avvenuta la reazione del governo legittimo. Panama così, come già Cuba, divenne una Repubblica indipendente ma sotto la tutela degli Stati Uniti che ottennero l’affitto perpetuo della Zona del Canale e l’autorizzazione ad iniziare i lavori.

I lavori iniziarono nel 1907, intrapresi dal genio militare statunitense, e si conclusero il 3 agosto 1914, seguendo i progetti del colonnello Gothal, inventore del sistema di chiuse, su cui il canale si basa. L’inaugurazione ufficiale fu però rinviata al 1920, a causa dell’insorgere della prima guerra mondiale.

La sua condizione giuridica era regolata da tre accordi:
il Trattato Hay-Pauncefote (1901)

il Trattato Hay-Bunau Varilla (1903)

i Trattati Torrijos-Carter (1977)
Il primo di questi (Trattato di Neutralità) prevede che gli Stati Uniti abbiano il diritto permanente di difendere il Canale da ogni minaccia che possa interferire con la sua accessibilità continuata e neutrale alle navi in transito di tutte le nazioni, mentre il secondo ha indicato l’anno 2000 come termine dell’affitto del Canale.

Nell’aprile 2006 si è concluso lo studio durato cinque anni per un ampliamento del canale. L’ampliamento verrà eseguito in quanto il referendum popolare ha dato, con il 75,25 % dei sì (anche se solo il 43,3% degli aventi diritto ha votato) l’approvazione del progetto. I lavori, iniziati nel 2007, dovrebbero essere terminati per il 2014.

Regole di navigazione
Il transito delle navi può avvenire solamente accettando le clausole della “domanda di transito” e dopo l’accettazione di essa da parte delle autorità panamensi.

Durante il transito del canale vengono sospesi i diritti relativi alla extraterritorialità delle navi da guerra ed alcune regole di bandiera relative al comando ed alla conduzione delle navi mercantili. Il pilota del canale, che viene destinato alla nave dalle autorità locali, assume direttamente il comando della navigazione, non svolgendo, come normalmente avviene nella maggior parte dei porti del mondo, il ruolo di semplice consulente del comandante. Il comandante, in forza delle leggi e dei regolamenti disciplinanti la navigazione marittima, rimane responsabile dei servizi e della funzionalità della nave sotto il suo comando, senza però poter interferire nelle operazioni di pilotaggio. I diritti di proprietà e l’organizzazione interna dei servizi della nave rimangono invariati.

Curiosità.
Nel corso della quasi centenaria storia della particolarissima via d’acqua quale è il Canale di Panama, la “Autoridad del Canal de Panamà” ha nominato alcuni “piloti onorari”, tra gli ultimi, il Commodore Ronald Warwick comandante della grandissima RMS “Queen Mary 2” della rinomatissima compagnia di navigazione inglese “CUNARD” ed il Comandante Superiore CSLC Raffaele Minotauro già comandante di grandi navi transoceaniche di linea della storica “Italia” di Navigazione SpA, meglio conosciuta nel mondo dello shipping sotto il nome di “Italian Line” (fonte Wikipedia).

Il canale di Panama è un’opera di ingegneria tra le più importanti al mondo.

Per commemorare il trasferimento del canale di Panama dagli USA alla Repubblica di Panama, venne chiesto tramite il concessionario Rolex Mercurio di realizzare orologi Submariner ref. 16610 con un logo personalizzato.





Gli orologi prodotti con tale logo erano 75 acciaio e acciaio-oro con quadrante nero.
Sul fondello veniva inciso il numero progressivo e il nome del pilota assegnatario dell’orologio.



Un modello analogo è stato venduto da Antiquorum recentemente per la rispettabile cifra di 90000$.





Ancora una volta un orologio Rolex è compagno di un pezzo di storia.

Stefano Mazzariol