Rolex British Milsub ref. 5513 / 5517 – Blog

di Stefano Mazzariol & Marcello Pisani.

Uno dei più rari ed interessanti esempi di “ forniture speciali “ mai prodotte e distribuite dalla Rolex è certamente il Submariner ad anse fisse creato per le forze armate di Sua Maestà Britannica, comunemente chiamato “milsub“ fra i collezionisti di lingua inglese.

Il Milsub, negli anni ’80, non era al centro dell’attenzione dei collezionisti.
In quel tempo si tendeva ad aggiornare l’orologio per assomigliare ai nuovi modelli.
Il 5513 più venduto era il modello con quadrante bicchierini.
Sempre in quegli anni, mi ricordo che se un 5513 bicchierini poteva valere da 800 a 1.000.000 delle vecchie lire, un Milsub veniva scambiato per 500/600.000 Lire.
Questo perché aveva il quadrante pallettoni e non poteva, se non intervenendo, montare un bracciale.




Molti di questi orologi sono stati spernati, privati del quadrante e delle lancette gladio, lucidati i fondelli, insomma in qualche modo “congedati ” dal mondo militare.
Spesso si trovavano con fondelli non corrispondenti alla cassa, sostituiti o scambiati sovente in fase di revisione, questo ad ulteriore dimostrazione di quanto poco venissero considerati ed apprezzati.


Tutte questi passaggi hanno fatto si che pochissimi esemplari, in buone condizioni e con tutte le caratteristiche che lo distinguevano, siano giunti ai giorni nostri.
Da un punto di vista temporale la fornitura si sviluppa per circa 10 anni a partire dai primi anni 70 per un totale approssimativo di 1.200 esemplari ed è di poco successiva a quella degli Omega Seamaster 300 ref. 165.024.



Courtesy Jatuka.

A differenza degli Omega nei quali le anse fisse venivano saldate dai tecnici del ministero della difesa Inglese, nei milsub l’orologio arrivava già con tutte le specifiche militari richieste dal contratto, per cui il “quartiermastro” si limitava ad incidere esternamente al fondello il codice di assegnazione dell’orologio.

Come vedremo nel seguito questi orologi sono stati assegnati a tutte le forze armate Inglesi, vale a dire :

  • Royal Marines ( che fanno parte della Royal Navy non essendo un’arma autonoma come negli Usa ) ;
  • Royal Air Force ( ad esempio unità “airborne” eliportate ) ;
  • British Army ( che non ha il termine “royal” ) quali ad esempio il famoso “SAS”, lo “Special Air Service” creato durante la seconda guerra mondiale).

Visto il largo uso di “Task forces” (unità miste) fatto dagli Inglesi fin dagli anni 60 non deve stupire il fatto che un orologio assegnato alla Royal Navy sia stato invece usato da unità dell’esercito (ad esempio la SAS) o che un orologio assegnato “army” sia stato invece portato in guerra dai Marines o da unità speciali dell’esercito.

In base alle specifiche militari richieste (le stesse già previste nella seconda metà degli anni 60 per i Seamaster 300) i milsubs venivano consegnati ai militari Inglesi in questo modo :

–a) anse fisse incastrate a pressione ( con cassa che veniva poi leggermente lucidata per non farle sporgere );




–b) quadrante al quale era aggiunta una grande “T” per indicare la presenza di una
miscela luminescente contenente trizio , quindi con emissione radioattiva molto inferiore a quella dei vecchi orologi militari che usavano radio per indici e lancette;



Foto sopra lancette OMEGA/hands

–c) lancette speciali sovradimensionate per facilitare la lettura in condizioni di luce non ottimali dette Gladio ;





–d) inserto con minuteria continua, cioè con indicazione dei minuti fino a 60 anzichè fino a 15 come nei normali inserti Rolex.

A questo proposito facciamo notare che esistono due scuole di pensiero, la prima parla dei primi modelli Milsub che non montassero la ghiera con divisione continua, la seconda0, a nostro parere più convincente, che i milsubs sono sempre usciti dalla Rolex con la lunetta continua, dato che già i Seamaster 300 militari la utilizzavano fin dagli anni 60 e che la specifica militare che compare anche all’esterno dei fondelli è sempre la stessa.

Le assegnazioni all’esterno dei fondelli (eseguite a pantografo) sono di due tipi diversi e sono precedute da un codice numerico del ministero della difesa inglese che indica la forza armata a cui veniva assegnato l’orologio, vale a dire < 0552 > (per la marina) o < W10 > (per l’esercito).


Nel primo caso il numero è seguito dal codice < 923-7697 > che sta ad indicare nella
classificazione militare Inglese un orologio da polso “per divers” (cioè con elevata impermeabilità).

Nel secondo caso (ass. esercito) il codice W10 è seguito da un NATO stock number, cioè da un codice numerico a 13 caratteri che indica le caratteristiche dell’orologio secondo la classificazione in ambito NATO.

Abbiamo quindi :
–il codice di specie < 6645 > che indica in ambito NATO la tipologia a cui appartiene l’oggetto (in questo caso un orologio da polso).

–il codice < 99 > che indica il paese che ha assegnato il Nato Stock Number relativo
all’oggetto (cioè all’orologio) , che non è necessariamente quello che lo ha prodotto; in questo caso abbiamo < 99 > che indica ovviamente il Regno Unito.

–il codice che identifica il particolare oggetto (che in questo caso è lo stesso usato dagli Inglesi per indicare un orologio da polso per sommozzatori).

Entrambe le assegnazioni contengono poi la “ broad arrow ” (una punta di freccia che indica come l’orologio sia di proprietà della Corona) che ha caratteristiche diverse a seconda dell’anno di assegnazione.



Nella parte più bassa del fondello troviamo infine anno e numero progressivo di assegnazione, senza distinzione fra esercito e marina; questo vuol dire che non c’erano due diverse sequenze di assegnazione (come nei Seamaster 300) ma una sola (che ovviamente ad ogni nuovo lotto di fornitura ripartiva dal più basso numero
lasciato libero, e cioè non utilizzato nel lotto precedente).

Per quanto riguarda le referenze utilizzate, Rolex ha dapprima fornito orologi con la referenza “standard” (5513) nella prima metà degli anni ’70, seguite poi da alcuni lotti con “doppia referenza” (5513 nella carrure e 5517 sotto un’ ansa) e infine nella seconda metà della decade lotti marcati con una referenza speciale usata solo per le forze armate del Regno Unito (5517), al pari di quanto fatto per la Comex (5514).




Questi orologi erano utilizzati in condizioni veramente “heavy duty” ed anche nelle riparazioni (spesso effettuate nelle facilities militari) non si andava molto per il sottile, per cui molte volte alcune parti venivano sostituite con quanto era al momento disponibile, come già detto precedentemente con sostituzione di fondelli da un orologio ad un altro o cambiando gli inserti, i quadranti ed i fondelli “militari” con altri “standard”, cioè non specifici e privi delle caratteristiche originali.











Un'”aggresione” comune a molti militari, i segni di un tentativo di togliere le anse fisse.

Ciao
Stefano & Marcello

Iranian Milsub
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Stefano Mazzariol
giovedì 28 ottobre 2010